Mediazione civile incostituzionale proprio quando anche la Pubblica Amministrazione era stata chiamata ad utilizzarla
La mediazione civile e commerciale obbligatoria è diventata ufficialmente incostituzionale.
È questo quanto statuito dalla Consulta, che ha dichiarato l’illegittimità dell’istituto della mediaconciliazione per un eccesso di delega esercitato dal precedente governo.
La mediazione, varata con il decreto legislativo 28 del 4 marzo 2010, era uno dei capisaldi della riforma della giustizia, che la Corte Costituzionale ha bocciato nella parte più discussa, in cui veniva enunciato il suo carattere obbligatorio. Restando solo la variabile volontaria di ricorso, non è chiaro l’utilizzo della stessa anche per la pubblica amministrazione, oggetto di una circolare ministeriale attraverso cui il ministero della Funzione pubblica la iscriveva al novero dei soggetti coinvolti.
Il documento coinvolgeva la PA nel ricorso alla mediazione per i cosiddetti “atti di natura non autoritativa”, escludendo, quindi, tutte le imposizioni di natura fiscale o prettamente amministrativa.
A essere chiamate ad adottare lo strumento della mediazione erano, così, tutte le realtà amministrative, da quelle centrali agli enti locali, finanche alle Comunità montane.
Come rappresentante della pubblica amministrazione nei processi di mediazione tra le parti si era pensato di nominare un dirigente che avesse dimostrato comprovata esperienza nel campo oggetto della disputa.
Fonte: ufficio stampa Palazzo della Consulta
Ins. to il 27 ott 2012 da Arial